Ma gli opposti dopo
un po’ non rischiano di respingersi? L’essere troppo diversi, se non si
riescono a trovare dei punti di contatto in comune o a costruirne insieme man
mano che si va avanti non porta al totale respingimento dei poli come per le
calamite? :-/
Come il minestrone, con i pezzettoni ed il passato…diversi in tutto, in troppo. In tante visioni della vita…formati dagli stessi ingredienti ma con densità e sapori completamente diversi…gusto deciso e ben definito per ogni elemento e…e vomitino-papocchio senza contorni chiari.
Non so, mi chiedo quanti opposti si attraggano per la vita e
quanti continuino pur accanendosi a stare assieme a respingersi di secondo in
secondo talmente palesemente da essere impossibile arrivare a compromessi e
continuare ad ignorare l’evidenza dei fatti…quanti opposti in fine non ce la
fanno più? :-/
Non è forse vero che nell’altro, in fondo, cerchiamo sempre
una parte che sia simile se non uguale a noi stessi, ma veniamo invece attratti
da ciò che c’è di completamente estraneo ed alieno a noi per poi cercare di
portarlo un po’ più, se non del tutto, dalla nostra parte?
Non è forse vero che abbassandoci a compromessi, fin’anche a
tradire noi stessi e le nostre più intime e personali convinzioni, “per amore” non facciamo altro che
costringerci o costringere l’altro ad abbassare la testa in un continuo gioco
di potere volto a ridurre l’individuo ad una copia di noi stessi in modo tale
da averla sempre vinta non per convinzione che ciò a cui cediamo o chiediamo di cedere sia giusto ma
solo per “paura”?
L’amore non può essere questo…eppure è una continua “lotta”
alla sottomissione e all’abbattimento dell’altrui pensiero discordante dal
nostro. Censure, liti, ripicche, ricatti, recriminazioni, compromessi, verità
che fanno male proprio per il fatto di essere tanto palesi una volta riusciti a
conoscere ben a fondo una persona da colpire giusto al centro della ferita
senza dare possibilità di salvezza al nostro “avversario”. Reso inerme ed
impotente dalla brutalità con cui le nostre parole in un attimo di fredda e
distaccata, quasi indifferente, lucidità riescono ad uscire mietendo la vittima
dell’ennesimo futuro compromesso.
Tutto è volto ad avere "in pugno" l'altro e ciò che pensa?
L’amore non dovrebbe essere piuttosto che una costante
guerra…più come una copertina calda e rassicurante in cui chi sta dall’altra parte
ci ama per come siamo, uguali o diversi da lui? In cui l’altro non ci viene incontro
ma piuttosto ci ama proprio perché riusciamo ad avere una visione delle cose
diversa dalla sua e in caso integrante? Non dovremmo essere amati per i pregi
ed i difetti senza essere per questi ultimi colpevolizzati? Non dovremmo
poterci confrontare e crescere, arricchendoci in modo costruttivo, invece che cedere e impoverirci?
Non so…vedo le storie che ho intorno e ripenso agli ultimi
anni…e onestamente mi par tanto di vedere gente che se la mette via ripetendosi
che “non è importante” e “ci sarà tempo” quando invece è solo una scusa per non
affrontare il fatto che ognuno egoisticamente tira a fare il suo mettendo l’altro
in una condizione subordinata, e le rinunce ed i compromessi vengono fatti più
spesso da una parte che dall’altra…immagino sarebbe più proficuo o comodo avere
un bel tabellone che parifichi le cose con “una volta a te ed una a me” :-/
Ma l’amore non è così…non quello vero…non quello che vorrei.
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