sabato 26 novembre 2011

bhà ...

... parlare, porsi domande, porgere di conseguenza domande perchè non si trova una risposta da soli e così si cerca di capire cosa ci sfugge ... i motivi di determinate azioni che possono farci stare male o semplicemente stonare nell'equilibrio che crediamo di aver raggiunto ... domande che ci viene chiesto di porre, sensazioni, sentimenti, dubbi, incertezze, perplessità, dolori che ci viene chiesto di esternare con la "promessa" di ricevere una o più risposte, una o più soluzioni a ciò che ci affligge ... ma che una volta esternate ed eventualmente messe nere su bianco non trovano altro che un "non so cosa risponderti" ... per questo le ignori, per questo mi ignori?...
... mi domando allora dato che sono domande su di te ... mi hai chiesto di tirare fuori cosa mi fa stare male, cosa turba il mio equilibrio, se poi di equilibrio si può parlare con me ... mi hai chiesto di dire cosa non va, cosa c'è ... perchè giustamente se non te ne parlo mica puoi indovinare, anche se le cose sono sempre più che palesi e già le sai ... e mi dici che non sai cosa rispondere ... ma chi deve avere delle risposte alle mie domande su di te se non proprio tu stesso ... se non tu in prima persona, la fonte, il centro dei miei interrogativi, chi? ...
... ma tu nemmeno messo di fronte a certe evidenze, a certi fatti, a certi comportamenti e via dicendo, ti poni domande e riesci a dare risposte? vivi così, come se niente fosse, senza rifletterci e cercare di dare risposte? ignorando sempre ed andando avanti? tornando sempre allo stesso punto invece che accorgerti degli "errori" se di errori si può parlare, imparando da essi e cercando di non ripeterli? ...
... dev'essere piacevole vivere in un costante stato di torpore mentale come sotto l'effetto di un blando sedativo che ti impedisce lentamente, man mano che ti poni domande, di avere la forza e la voglia di portene altre e trovare risposte a quelle già esistenti che lentamente svaniscono come pesanti fardelli senza importanza per lasciare il posto ad un piacevole stato di inebetimento mentale che ti rende vuoto e leggero e perennemente assopito ... incapace di formulare qualsiasi ben più chiaro e concreto pensiero che non sia "ho sonno" ... "ma oggi è sabato?" ...

Quanto può durare? ... "esisterà ancora qualcosa intorno a me quando aprirò gli occhi?" ...

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